Da più di una generazione, le scarpe Vans sono sinonimo di stile. Ora, nelle sue memorie candide e rigeneranti, AUTHENTIC, il fondatore Paul Van Doren ci porta dietro l'iconica banda laterale mentre condivide il suo improbabile viaggio dall'abbandono delle scuole superiori alla leggenda nel settore.
Van Doren, un ragazzo della classe operaia, senza istruzione superiore e con nessuna esperienza di vendita, ha iniziato a lavorare a 16 anni come garzone in una fabbrica di gomma locale. Nel 1966, quando aprì il primo negozio House of Vans, non esistevano nemmeno negozi al dettaglio indipendenti solo per le scarpe. Nel corso dei decenni successivi però ha sfruttato il suo talento per i numeri, il suo senso per l'efficienza e la sua incredibile conoscenza per trasformare una scarpa da tennis in tela in una storia di successo tutta americana.
Eppure, non è sempre stato facile. C'è stato anche il duro lavoro, uno scioccante fallimento, disordini familiari e un profondo cambiamento nel modo in cui i clienti pensano alle scarpe sportive. Tuttavia, gli audaci esperimenti di Van Doren nel design, nella distribuzione e nel marketing, aiutati da una schiera di fan tra cui skater, surfisti e persino da Sean Penn, che indossò le famose Classic Slip-On Checkerboard di Vans nel film "Fuori di testa", hanno reso Vans un marchio riconosciuto a livello mondiale, amato da atleti, artisti e creativi di tutto il mondo.
AUTHENTIC descrive la vita personale di Van Doren, ma ne illustra inoltre le lezioni di business duramente apprese in sei turbolenti decenni di commercio di scarpe come l'importanza di valori radicati, dell'improvvisazione, della visione (e revisione), e soprattutto di valorizzare le persone rispetto ai profitti.